a Zonzo per le Montagne
Davide Necchi - a Zonzo per le Montagne
da Vík í Mýrdal per Kirkjubæjarklaustur fino a Skaftafell
Tra i grandi Sandur della costa Sud dell'Islanda
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da Vík í Mýrdal per Kirkjubæjarklaustur fino a Skaftafell

Secondo tappone della cavalcata della costa Sud islandese, un tratto transitorio dal regno delle cascate al regno dei ghiacci!

Un tratto transitorio si, ma che non mancherà di stupire con le sue meraviglie.

Percorso completo: da Vík í Mýrdal a Skaftafell

Partenza: Vík í Mýrdal
Arrivo: Skaftafell campeggio principale
Distanza: 142
Sterrato: No
Dislivello: circa 300 metri
Pendenze: percorso prevalentemente pianeggiante
Guadi: No
Strade: 1, 998
Mappa del percorso da cyclingiceland.is/
Mappa del percorso da cyclingiceland.is/

Dove dormire

Vík í Mýrdal: Il campeggio èposto un un anfiteatro erboso al di sotto di una parete rocciosa. È dotato di servizi igienici, docce e ampia cucina/sala comune. Vik è posizionata in un posto molto ventoso, in caso di avverse condizioni meteorologiche conviene posizionare la tende a ridosso della parete, al "primo anello", il punto più riparato.

Kirkjubæjarklaustur: Buon campeggio anc'esso dotato di tutti i confort necessari come cucina e sala comune

Kleifar-Mörk: posto appena fuori Kirkjubæjarklaustur, è un minuscolo campeggio con servizi igienici essenziali.

Skaftafell: È il campeggio principale della zona, di ragguardevoli dimensioni e posto alla partenza di numerosi itinerari escursionistici. Dispone di servizi igienici e docce, ma non ha sala comune e cucina, ma solo dei tavoli coperti sparsi nel campeggio.

Svinafell: Il secondo campeggio della zona e posto 7 chilometri dopo il precedente. Più raccolto, ma è dotato di una grande sala comune e spazio per cucinare (ma fino al 2020 non c'erano i fornelli).

Tappa 1: da Vík a Kirkjubæjarklaustur

Partenza: Vík í Mýrdal
Arrivo: Kirkjubæjarklaustur
Distanza: 72 km
Sterrato: Completamente asfaltato
Dislivello: 150 m salita e discesa
Pendenze: Percorso prevalentemente pianeggiante
Guadi: No
Strade: 1

Dopo un'esaustiva visita di tutti i dintorni di Vik, siamo pronti a rimetterci in viaggio. Guadagnata brevemente la ringroad la si segue fedelmente, il traffico qua cala leggermente rispetto alla prima parte, ma richiede sempre attenzione.

Dopo un paio di chilometri volendo si può prendere la scusa di sistemare i bagagli per una veloce visita a Uxafótafoss, che è più complesso da pronunciare che da visitare. Si lascia poi la deviazione per il bellissimo Þakgil, iniziando ad allontanarsi da Katla. Ora il panorama è dominato dai "sandur", le vaste distese di sabbia nera vulcanica.

Dopo 10 chilometri da Vik, svoltando a destra per circa 2 chilometri ri raggiunge Gígjagjá, una grande grotta con l'ingresso che curiosamente ricorda la siluette di Yoda, tanto da essere chiamata Yoda Cave. Volendo è anche possibile salire la collina sovrastante e godere del bel panorama.

Proseguendo sulla ringroad si incontrano in successione le deviazioni per le strade F232, e la F208 che porta nell'Highland verso Landmannalaugar.

Poco prima di arrivare alla destinazione, il paesaggio muta, la sabbia lascia posto ad una bellissima distesa di lava ricoperta da muschio verdissimo. Si tratta di Eldhuraun proveniente da Laki, la più grande eruzione al mondo del periodo storico. Una piazzuola di sosta permette di sgranchirsi le gambe e ammirare questa meravigia.

A 6 chilometri da Kirkjubæjarklaustur si trova la deviazione con la strada 206 e successivamente F206 per Laki. Seguendola per 3 chilometri, lasciando a destra lo sterrato per Laki si raggiunge Fjaðrárgljúfur, un bellissimo canyon che si può visitare con un breve ed agevole sentiero.

Ritornati sulla Ringroad in breve si raggiunge Kirkjubæjarklaustur. Il campeggio è situato all'inizio del paese.

Il Canyon di Fjaðrárgljúfur
Il Canyon di Fjaðrárgljúfur

Da vedere a Kirkjubæjarklaustur

Già che l'appetito vien mangiando, alcune cose visitabili a brevissima distanza, anzi, quasi in paese... giusto per rilassarsi un attimo dopo la tappa relativamente breve.

Il luogo più noto è Kirkjugólf e forse lo è giusto perchè si raggiunge facilmente. Comunque è una distesa di basalto che appare quasi come il pavimento di una antica Chiesa.

Poco avanti , all'interno di una piccola gola possiamo vedere la bella cascata Stjórnarfoss, in cui l'acqua sembra scendere da un grande masso muschioso. Sopra il paese troviamo il Systravatn, un bal lago da cui si origina la Systrafoss, una cascata posta proprio alle spalle del paese. Un bel sentiero di una ventina di minuti permette un bel giro senza troppa fatica.

Se contiamo che appena fuori dal paese incontriamo il Systrakaffi... beh,in aggiunta al nome del paese potrebbe far sorgere qualche dubbio. In effetti tra le quattro case che lo compongono è presente il più antico convento d'Islanda. Poco fuori dal paese seguendo la strada principale, in mezzo ai pascoli troviamo Rauðárfoss, una piccola cascata che scende da una parete di roccia rossa.

Tappa 2: da Kirkjubæjarklaustur a Skaftafell

Partenza: Kirkjubæjarklaustur Campsite
Arrivo: Skaftafell Campsite
Distanza: 70 Km
Sterrato: Completamente asfaltato
Dislivello: 150 metri di salita 100 metri di discela
Pendenze: Persorso sostanzialmente pianeggiante
Guadi: No
Strade: 1, 998
In direzione di Skaftafell appare l'impressionante Skeiðarárjökull
In direzione di Skaftafell appare l'impressionante Skeiðarárjökull

Partiti dal campeggio ci si immette quasi subito sulla Ringroad, la strada prosegue per una decina di chilometri in falsopiano tra pascoli e mintagne, tenendosi a distanza dal mare. In un tratto in curva spiccherà sulla sinistra l'elegante cascata Foss á Síðu che spesso si può ammirare scorrere "al contrario"... in quel caso... bisogna solo sperare che il vento sia a favore! Poco dopo, sulla destra troviamo Dverghamrar, un affioramento di basalto che si può brevemente visitare.

Ancora un'ultima larga colata di lava ricoperta da muschio e poi i colori cambiano, il terreno torna ad essere nero e sullo sfondo appaiono imponenti i grandi ghiacciai del Vatnajökull coperti dalla muraglia del Lómagnúpur, passato il quale ci si addentra nella distesa nera del Skeiðarársandur e i numerosissimi torrenti proveniente dalla fronte del ghiacciaio Skeiðarárjökull che si estende per ben 15 chilometri. Davanti a noi ora si stagliano le cime più alte dell'Islanda in uno scenario impressionante. Sul terreno si potranno vedere innumerevoli segni di torrenti secchi, sono il letto temporaneo che assume il fiume durante le famose alluvioni subglaciali dovute all'attività geotermale della montagna. Queste alluvioni, talvolta quasi improvvise, prendono il nome di Jökulhlaup. Il più celebre tra i recenti risale al 1996 quando gran parte della Ringroad andò distrutta e, a memoria, risulta ancora visibile una parte del vecchio ponte ritorta dalla furia delle acque.

Siamo ora al bivio con la strada 998. Se optiamo per il campeggio di Skaftafell, svoltiamo a sinistra per 2 chilometri giungendo al vasto parcheggio ed al campeggio. Questo campeggio è ben posizionato per le varie escursioni della zona.

Volendo invece proseguire ancora un po', si può timanere sulla Ringroad per circa 5 chilometri per poi svoltare alla località Svinafell dove è presente un secondo campeggio.