a Zonzo per le Montagne
Davide Necchi - a Zonzo per le Montagne
Il massimo solare è l’anno migliore per le aurore?
Spoiler: si, no, forse… facciamo chiarezza tra marketing, esperienza e realtà
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Il massimo solare è l’anno migliore per le aurore?

Per chi è amante della “dama verde” non sarà sicuramente esentato dal bombardamento pubblicitario che gli algoritmi di advertising propinano in continuazione con mirabolanti viaggi "tanto avventurosi", oppure tartassati dai messaggi disperati di amici in viaggio che chiedono "ma come, sono due gioni che sto facendo un viaggio tanto avventuroso e non ho ancora visto l'aurora... possibile?"

Tra i tanti contenuti sponsorizzati vi sarà capitato sicuramente il messaggio “affrettati, questo sarà l’anno migliore per le aurore boreali”, se non addirittura "questo è l'ultimo anno..." e via di ansia da viaggio. Eppure, è l'anno migliore, ma per giorni e giorni si rimane a bocca asciutta.


Ma è veramente così? È l'anno migliore?

Questa affermazione ovviamente non è totalmente campata in aria e prende origine dai cicli undecennali del Sole, ovvero un periodo di circa undici anni in cui il Sole passa da uno stato di maggiore quiete ad uno di elevata attività.

Di questi cicli si sa pochissimo, anzi al momento non si sa proprio quali meccanismi li scatenino. Si sa solo che dal 1600, quando gli astronomi iniziarono a puntare i telescopi verso la nostra stella notarono che la credenza dell'immutabilità degli astri, sancita dalla Bibbia, aveva qualche lacuna... e questo voleva dire... innanzitutto che avrebbero passato qualche rogna, visto il periodo poco propenso a queste scoperte, ma soprattutto che si era dato il via ad una nuova ed affascinante attività di studio.


Attualmente siamo nel pieno del 25° ciclo solare, un numero simbolico che risale al 1700 quando si è cominciato ad annotare questo fenomeno ciclico undicennale visibile sul Sole. Si sa poco, si presume, che a questo ciclo si sovrappongano altri cicli con periodi più lunghi, ma al momento noi abbiamo una finestra di dati irrisori nella vita solare.


Cosa vuol dire massimo e minimo?

L’osservazione più semplice che si può fare sul Sole è quella diretta, con un telescopio dotato di un adeguato filtro solare e osservato (o fotografato) nello spettro della luce visibile, ed è questo che hanno fatto i pionieri.

Queste osservazioni fanno risaltare con molta semplicità delle macchie scure sulla superficie, più o meno numerose e con forme e dimensioni variabili. Sono le cosiddette macchie solare, delle zone della fotosfera dove le temperature sono inferiori e dove si scatenano intensi campi magnetici. Queste intensa forze possono rimanere confinate localmente, così come dare luogo ad una violente attività magnetica che può culminare con un brillamento (o Flare), una violentissima esplosione che può anche essere associato al ilascio di plasma altamente energetico verso lo spazio (CME = Coronal Mass Ejection).

Ovviamente, se questo plasma raggiunge la Terra, interagendo con il nostro campo magnetico (che ci protegge, essendo la CME un tantino distruttiva) lo perturba dando vita a tempeste magnetiche, (Geomagnetic storm, da G1 a G5) e violente correnti elettriche "accendono" l'atmosfera generando aurore polari.


A margine di quello che alla fine è uno spettacolo della natura, violenti brillamenti di massima classe (X) possono creare problemi o gravi danni alle nostre infrastrutture tecnologiche ed è per questo che l’attività solare è pricipalmente monitorata. (E non solo per regalarci le previsioni delle aurore…)

Ma tornando al ciclo solare ed al marketing, il massimo del 25° ciclo è previsto per il 2025, ma già dell’anno scorso (2023) si è superato il picco del precedente…

Sarà, suppongo, ormai intuibile che periodo di massimo=maggiori macchie solari=maggiore probabilità di aurore. Ed è effettivamente così. Il periodo di massimo è quando il Sole possiede il maggiorn mumero di macchie solari, viceversa il minimo può anche essere caratterizzato da periodi senza alcuna macchia.


Da qua i proclami entusiastici dei tour operator.

Quindi per le aurore è meglio, vero?

Si, no o forse.

Detto così la risposta è semplice, si, corriamo ora o mai più, non ci sarà un'altra occasione, partiamo! prendi l'asciugamano… ma per una risposta più approfondita va esteso un po’ il discorso:


Esistono solo le macchie solari?

Se lo chiedo, vuol dire ovviamente che la risposta è no! Non ci sono solo le macchie Solari.


Facendo un "breve" salto più esterno dalla fotosfera, e usando strumenti inventati solo molto più recentemente, sulla corona solare si sono scoperte anche li delle aree "anomale" dove la densità e la temperatura sono inferiori. Da queste aree il campo magnetico solare riesce a fuoriuscire verso lo spazio. Questa fuoriuscita, a differenza del plasma (CME) di un brillamento, genera un vento solare composto da una bassa densità, ma una velocità molto elevata. (HSS=High Speed Stream), che soffia (circa) come un palloncino bucato (solo che il Sole ci mette fortunatamente tanto a sgonfiarsi).

Anche in questo caso, nel caso in cui la Terra si trovasse sulla traiettoria di questo forte vento solare, interviene il nostro amato campo magnetico a contrastarlo ed ecco, che anche in questo caso, mentre lui si fa il mazzo, noi ci godiamo le aurore.

A differenza della CME prodotta dai flare, generalemente le tempeste si assestano su valori G2 (Geomagnetic Storm su scala G1-G5), che comunque per le latitudini classiche "dei viaggi tanto avventurosi" sono valori molto interessanti.



Correlazione tra Buchi e Macchie

Proprio la cosa bella di questo giochino è che una macchia solare e un buco coronale faticano a coesistere, per formarsi un buco coronale, ci deve essere abbastanza spazio tra le macchie solari. Sembra quindi abbastanza evidente che nei periodi di minimo (quindi con poche macchie) solare saranno i buchi coronali a far da padrone, mentre nei massimi saranno le macchie solari. E a grandi linee è proprio così.


Tornando alla domanda iniziale…

Quindi la risposta inizia a prendere elementi fornamentali:


Periodo di minimo = maggiori buchi coronali e poche (o nessuna) macchia solare. Possibile momenti di forte vento solare, aurore fino al Kp6 (G2)

Periodo di massimo = molte macchie solari, buchi coronali più rari e probabile di dimensioni inferiori. Possibilità di brillamenti anche intensi (classe X) con tempeste fino al G5.


(come sempre è tutto molto più complesso, ma facciamoci andar bene la versione semplice, in fondo a noi interessa l'aurora.)


Quindi sembra ovvio che... G2<G5, ma prima di giungere alle conclusioni entriamo più nel merito:

Brillamenti o Flare solari

Sono i fenomeni più potenti, improvvise esplosioni catastrofiche (per le nostre misure) che possono espellere plasma altamente energetica nello spazio (CME), e ovviamente… grandi aurore fisibile fino alle latitudini italiane e tecnicamente anche più basse!

Questo è ciò che chiunque possa sperare… una grande ed incredibile aurora come ebbi la fortuna di assistere nel 2015.

Ma! Il rovescio della medaglia è che per verificarsi ci vogliono diversi fattori favorevoli:


Buchi coronali (Coronal Holes)

Questo fenomeno, come già detto, è meno intenso dei flare (difficilmente si assisterà ad una aurora oltre il K6 (G2) e quindi quasi impossibile a basse latitudini). Però questo non deve deprimere troppo l'appassionato di aurore, perchè comunque ci sono non pochi punti a suo vantaggio:




A questo punto?

Ecco la risposta…


Si, il massimo Solare è il momento migliore… aurore così intense molto difficilmente potranno essere visibili nei periodi di minimo e ancora più difficilmente potranno essere visibili a basse latitudini. Attendete trepidanti le previsioni e lasciatevi stupire da quello che può accadere.

No, Questo è il periodo più complicato per pianificare a lunga data, con i buchi coronali si può quasi fare un azzardo e organizzare un "avventuroso viaggio" anche con un mese di anticipo e sperare nella loro stabilità. Personalmente l’ho fatto più volte con una buona percentuale di successo.

Con i flare si va a colpo secco (a meno di non avere la fortuna di poter partire entro qualche orain qualsiasi momento) e bisogna sperare di non rimanere delusi con previsioni disattese. Bisogna avere fortuna.

Forse… ma state qua a leggere? Prendete e partite se ne avete la possibilità. Certezza o incertezza vivrete in posti magnifici a prescindere, magari lasciando stare le promesse di "avventurosi viaggi" tanto pubblicizzati e godendosi con tranquillità e lentezza questi luoghi magici.