Il suo nome "cascata degli dei" trae origine da diverse versioni; una lo vede risalire alla cristianizzazione dell'Islanda intorno all'anno mille, quando nelle sue acque vennero gettate le statue delle divinità norrene in uso nell'isola. Un'altra fonte fa risalirne l'origine ancor prima e ne fa di Goðafoss una cascata sacra. I tre salti paralleli (due di grande dimensioni e uno più contenuto) rapresenterebbero la sacra triade della cultura norrena: Odino, la principale divinità; Thor, il dio del tuono e figlio di Odino; Freyr, il dio della bellezza e fecondità.
La cascata non ha un salto particolarmente impressionante, solo 12 metri, ma la sua conformazione a ferro di cavallo, la discreta portata del fiume Skjálfandafljót, nonché la comodità nell'accesso ne hanno fatto una delle cascate principali del Nord.
La si raggiunge lungo la Ringroad nel tratto che va da Akureyri al lago Myvatn e si trova a pochissima distanza dalla strada principale. Il punto è anche fermata del bus nr 56 e 79 della Straeto entrambi provenienti da Akureyri.
La cascata è visitabile da entrambe le sponde e appena a valle effettua un successivo salto minore. Il periodo consigliato copre tutto l'anno, in estate spiccano i colori del terreno che contrastano con l'acqua, mentre il pulviscolo crea suggestivi arcobaleni. In inverno viene in buona parte ricoperta di ghiaccio da cui sgorga l'acqua con colori verde-azzurri e modella il ghiaccio con stalattiti di grandi dimensioni.
Nei pressi della cascata è presente una stazione di servizio con un minimarket, una guesthouse e un campeggio, trovandosi comunque lungo la Ringroad le possibilità di appoggio sono innumerevoli.