Per scattare una foto all'aurora boreale, oltre ovviamente all'aurora, occorre avere l'attrezzatura più o meno adeguata. Attrezzatura di qualità permette foto di qualità, ma anche con una dotazione modesta si più portare a casa qualche scatto interessante.
Di seguito alcuni consigli pratici sull'equipaggiamento consigliato.
Indubbiamente è il cuore del sistema. L'Aurora si verifica con il buio e quindi sono utili modelli che ben si comportino in queste situazioni. Lo smartphone lo dico subito, non è lo strumento più indicato, anche se negli ultimi tempi stanno facendo passi da gigante (dopo vediamo come...).
Anche le compatte non sono il massimo, innanzitutto per il problema della messa a fuoco manuale in condizioni di scarsissima illuminazione e successivamente per via delle scarse dimensioni dei sensori generalmente in dotazione a questi modelli che mal si comportano ad alte sensibilità.
Il prodotto migliore rimane senza dubbio la Reflex o Mirrorless il cui insieme racchiude una sterminata quantità di modelli. Si parte da prodotti economici fino a pezzi dal prezzo folle. Tutte sono comunque in grado di fotografare l'aurora e il discorso lo si fa solo sul risultato finale.
La dimensione del sensore riveste generalmente un fattore di grande importanza, se di grande dimensione sarà in grado di catturare più luce generando immagini più pulite.
Devo comunque dire ad oggi che la stragrande maggioranza dei modelli recenti attualmente sul mercato, che siano FullFrame, APS-C, Micro 4/3... sono comunque in grado di dare risultati che ottengono la sufficienza, sopratutto se affiancati da una buona lente.
Da tenere a mente il fatto che le Aurore si manifestano generalmente in luoghi/periodi freddi.
Queste condizioni possono essere tanto fastidiose per l'essere umano, quanto per l'attrezzatura fotografica. La scarsa durata delle batterie può essere un grosso problema. Con il freddo le batterie rendono meno e talvolta la differenza è ben percepibile.
In questo campo le Mirrorless partono svantaggiate per la loro necessità di funzionare con sensore e display (o mirino elettronico) accesi anche quando si compone l'immagine. Anche in questo caso si sta comunque facendo passi da gigante su tutti i settori fotografici, in ogni caso sarà bene prevedere almeno una batteria di ricambio, abbondando nel caso di batterie non originali. (che ho notato in genere soffrire molto di più le basse temperature).
Un altro problema, sempre correlato a fattori ambientali (freddo e umido) è la formazione di condensa che ricopre tutto trasformandosi, in caso di temperature rigide, in uno strato di ghiaccio/brina. Il primo problema generato è quello ovvio di rovinare le foto ed è ovviabile controllando spesso sia visivamente la lente frontale, che il risultato della foto appena scattata.
Ma la condensa potrebbe anche insinuarsi all'interno della fotocamera o della lente, creando sia disturbi come nel caso sopracitato, sia arrivando a creare danni all'elettronica. Molte fotocamere attuali (così come gli obienttivi), soprattutto se di fascia alta, dispongono di un trattamento di tropicalizzazione che le rende impermeabili all'umidità (mi raccomando, non subacquee!!) e questo è sicuramente un fattore importante da tenere a mente.
Ricordo sempre che è importantissimo quando si cambiano ambienti (uscendo da un edificio o rientrando) di lasciare la fotocamera spenta per un certo periodo in quando lo sbalzo di temperatura può generare pericolose condense.
Un trucco, se si esce e si rientra spesso, tipicamente nella fase di attesa... è quello di munirsi di un sacchetto impermeabile per ricoprire la fotocamera una volta rientrati al chiuso.
Anche questo di grandissima importanza nell'equipaggiamento per le aurore.
Nel suo splendore l'Aurora si sviluppa occupando tutta, o gran parte, della volta celeste. Sarà quindi importante avere un obiettivo grandangolare per cogliere al meglio la scena.
L'ideale è una lente sui 14mm-16mm (parlo di FullFrame, 10-12mm su APS-C) che riesce a coprire una buona fetta di cielo. In secondo luogo è importante la sua luminosità (talvolta chiamata «velocità»). Un buon obiettivo per le aurore ha una luminosità almeno pari a f2,8 o anche meno in recenti modelli (es. il Sigma 14 mm f1.8).
L'autofocus non è fondamentale, la messa a fuoco la si fa quasi sempre in manuale, anche se ormai i più recenti corpi macchina sono in grado di mettere a fuoco anche solo con una stella di riferimento e questo agevola non poco l'operazione. In ogni caso ad esempio il buon Samyang 14 mm f2.8 è una ottima lente con messa a fuoco manuale che fa egregiamente il proprio lavoro pur avendo un ottimo prezzo.
Come per tutti gli obiettivi ci sono parametri qualitativi da tenere da conto, la nitidezza, l'effetto «coma» (ovvero una distorsione nelle sorgenti di luce che si verifica negli angoli e che se accentuata può dare un aspetto sgradevole) o la vignettatura. Questi parametri sono sicuramente importanti, ma a mio parere secondari ad una buona luminosità che rimane un fattore fondamentale.
Anche il FishEye può essere una buona lente, anche se richiede una ottima sua conoscenza. Resta ovvio che anche in questo caso il fattore luminosità è importantissimo. (es. il vecchio Canon 15mm f2.8 FishEye).
Spesso emarginato nelle scelte come strumento secondario, per le aurore diviene fondamentale tanto quanto il resto e non deve mancare nell'equipaggiamento base.
Fondamentalmente deve essere solido ed adeguato al peso da sopportare.
Il materiale principale (Alluminio, carbonio...) è solo una questione di spesa/peso e quindi soggettiva, ma i materiali devono essere di buona fattura per sopportare bene le temperature rigide. Un buon treppiede pesante in alluminio puà essere preferibile ad un treppiede in carbonio «economico».
Un classico treppiede con testa a sfera è perfetto, meglio se con lo sgancio rapido per essere maneggevole anche con i guanti. Alcuni modelli hanno come opzione dei dischetti di plastica (tipo racchette da sci) per farli galleggiare sulla neve.
È un accessorio utilissimo, consente di scattare senza toccare la fotocamera generando del mosso.
Consiste in un telecomando, ad infrarossi, bluetooth/wifi o il tradizionale a filo (cosa che personalmente prediligo). In caso di mancanza si può ovviare in altri modi, come spiegato nella pagina inerente allo scatto.